Balocchi
Il giorno muore. S'odono i rintocchi
che muovono dal vecchio campanile,
e il vento, sugli sgoccioli di Aprile,
dilegua le risate dei marmocchi.
La stanza è tutta piena di balocchi
dispersi in ogni angolo. Un sottile
spiraglio d'oro guizza dal cortile,
si fissa ai volti e accende i loro occhi.
La notte non è ancora sulle aiuole,
che i bimbi già depongono nei secchi
insieme coi balocchi le parole.
Ma i volti, divenuti un po' più vecchi,
sfiorati da uno spiffero di sole,
riluccicano ancora come specchi.
|