Le rubriche1 OTTOBRE 2005 - CONVEGNO DI GENOVAIl SONETTO dal Dolce Stil Novo al Dolce Stile Eterno8 secoli di successo in tutto il mondo della più italiana delle forme poetichedi Elena Zucchinitratto da L'Alfiere, rivista letteraria della "Accademia V.Alfieri" di Firenze
IV parte PORTOGALLO LUIS VAZ DE CAMOES nacque forse a Lisbona o forse a Coimbra intorno al 1525 e morì nel 1580. È il maggior rappresentante della poesia lusitana e il poeta nazionale portoghese. Il suo poema epico “I Lusiadi”, tradotto in molte lingue, giunge in Italia e Torquato Tasso, che si sente a lui vicino per l'esilio e il continuo peregrinare, lo apprezza così tanto che gli dedica (guarda caso) un celebre sonetto. De Camoes ha una vasta produzione lirica che comprende poesie in metri iberici e opere d'imitazione classica italiana in endecasillabi. Di lui proponiamo un sonetto che è la traduzione letterale del famoso sonetto che apre il Canzoniere del Petrarca. Vós que escutais em rimas derramado Vós que escutais em rimas derramado sabei que busca só do já cantado Pois vejo que tamanho sentimento sirva de exemplo claro meu tormento,
e come traduzione utilizziamo il testo del Petrarca: Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono del vario stile in ch'io piango et ragiono Ma ben veggio or sì come al popol tutto et del mio vaneggiar vergogna è ‘l frutto,
Successivamente, dopo un 800 senza grandi risultati, si raggiunge l'arte con FERNANDO PESSOA , nato a Lisbona nel 1888 e morto nel 1935. Dalle “Poesie esoteriche” abbiamo scelto un testo, sotto forma di sonetto classico, che è forse uno dei più ermetici di Pessoa. Scritto per Gomes Leal, poeta maledetto, con i riferimenti a Saturno e alla Luna si inserisce nell'interesse del poeta per l'occultismo e gli studi esoterici. Gomes Leal Sagra, sinistro, a alguns o astro baço. Este, poeta, Apollo em seu regaço Inuteis oito luas da loucura Mas da noite sem fim um rastro brota, Tradotta così da Francesco Zambon e Ivette Marli Boso: Sinistro, consacra alcuni l'astro opaco. Questi, poeta, nel suo seno Apollo Inutili otto lune della follia Ma dalla notte senza fine spunta una traccia, (segue)
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